Salani Editore, 10 euro
Scatta il confronto, per lo meno iniziale, con “Apnea” di Lorenzo Amurri, recensito due settimane fa: Barbara e Lorenzo, entrambi con una lesione midollare all’altezza della 5° vertebra cervicale, entrambi tetraplegici a causa di un trauma. Ma Barbara non è Lorenzo e “SIRENA mezzo pesante in movimento” permette di aggiungere un tassello nella conoscenza di un mondo che i “normodotati” possono solamente immaginare, troppo spesso sbagliando.
“”Dovete considerarvi persone normali, sta dicendo il dottore. E’ strabico, e capisci che detto da una persona come lui la cosa fa ridere. Normali. Pensi che hai sempre detestato questa parola e non capisci per quali motivi la dovresti indossare ora, ora che la distinzione dagli altri si afferma visibilmente. Non è normale aggirarsi per il mondo su due ruote grandi e due piccole, e allora perché tentare una lotta che sarebbe perdente per affermare un valore di normalità che non ti è mai appartenuto?
Sei su una sedia a rotelle e ciò ti rende diversa dalla maggior parte delle persone. Ciò che comprendi con assoluta e potente lucidità è che questa diversità deve diventare la tua forza.” (4° pagina di copertina)