In un’intervista Mirò specificò che creava le sue opere innanzitutto come entità corporee per raggiungere lo spettatore nella sua fisicità per poi arrivare, solo successivamente, alla sua anima.
Mirò è colore, sperimentazione, evoluzione, estro.
L’essere umano non è fatto per essere “acqua stagnante”, ma un fiume in perenne movimento, seppure lento.
Moto, interazioni, colore, fantasia: sono tutte caratteristiche che dovrebbero condire la vita di ognuno di noi. Nella felicità dell’armonia e nello stupore delle belezze che ci circondano.