È un vero piacere uscire di casa in quest’inverno così anomalo che sta volgendo al termine, che assomiglia più ad una primavera anticipata e con temperature più simili ad un inizio estate.
Allegerite dalle pesanti giacche perché riscaldate da questo bel sole, le persone si riversano in strada sorridendo e chiaccherando amabilmente, molto spesso gustando un cono gelato multicolore.
Questa cappella introduttiva potrebbe anche essere, di per sé, una piccola riflessione sui cambi climatici e sulle modifiche comportamentali dei torinesi che si stanno dimostrando meno “chiusi” di quel che si potrebbe pensare (ndsmicol: modifica comportamentale parziale, lo ammetto, ma sono ottimista 😉), ma, in realtà, la vera notizia è l’immagine che mi si apre davanti agli occhi mettendo piede in piazza Castello
Per entrare a Palazzo Madama c’è una coda mai vista prima.
È la coda delle “grandi temporanee” o tipica del Museo del Cinema.
Mi viene un botto d’orgoglio e penso “Bene, ce la stiamo facendo!”.
Ma io non sono paziente e quindi non mi fermo in coda e tiro dritto verso Palazzo Chiablese per la temporanea su Armando Testa (ndsmicol: la mostra è stata prorogata fino a Domenica 17 Marzo) , di cui vi parlerò nel mio prossimo articolo.
Uscendo da Piazzetta Reale, ho scoperto che, di fronte alla coda per entrare a Palazzo Madama, che continua ad essere importante (ma, sapete per caso da cosa possa essere motivata?!?)
si è creato un assembramento di gente.
Non resisto e vado a curiosare…
È un artista di strada, per la precisione un “fachiro nostrano”.
Oggi Piazza Castello mi ha dimostrato che Torino sta prendendo un andazzo che proprio mi piace 🤗
… Peccato però che ci siano ancora degli aspetti da correggere…
… Ma ce la possiamo fare 😉